Benché si tratti di una sostanza considerata dai più miracolosa, i cui effetti benefici sono davvero tanti, non manca qualche controindicazione per quanto riguarda un eccessivo utilizzo di acido borico. Questo perché, come in tutte le cose, il troppo stroppia e bisogna essere sempre moderati.
Pensiamo per esempio alle infezioni oculari, si può usare la soluzione oftalmica ma, naturalmente, essa deve essere limitata nel tempo e utilizzata soltanto nel periodo topico. Quanto alla pulizia delle orecchie o all’igiene del padiglione uditivo, non è una pratica da svolgersi tutti i giorni ma di tanto in tanto per assicurare una pulizia più approfondita.
Come detto, generalmente l’acido borico è ben tollerato ma non mancano casi in cui proprio per via per un utilizzo prolungato su una parte lesa, possano manifestarsi effetti indesiderati.
Ecco perché nei bugiardini di medicinali a base di acido borico si possono leggere controindicazioni anche serie come dermatiti, eruzioni cutanee, alopecia, nausea e vomito, diarrea, debolezza, confusione, alterazioni del ciclo mestruale, anemia e convulsioni.
Naturalmente si tratta di casi limite che si presentano soltanto una volta su mille in pazienti sensibili che fanno un abuso di questa sostanza. Insomma, se l’acido borico viene utilizzato in maniera corretta e nelle dosi consigliate e se, soprattutto, non viene usato sulla cute lesa, la possibilità che si verifichi un sovradosaggio è decisamente remota.
Le problematiche maggiori, in sostanza, si verificano quando insorge un avvelenamento, acuto o cronico, da acido borico. Che significa? Che pazienti, incuranti delle raccomandazioni riportate sulle confezioni o sui foglietti illustrativi, utilizzano questa sostanza tutti i giorni e per tutti gli usi possibili immaginabili contraendo, dunque, un vero e proprio avvelenamento.
In questi casi bisogna rivolgersi subito al medico. Cosa accade? Che si stimola in maniera eccessiva il sistema nervoso centrale e questo può portare a depressione, mal di testa, irrequietezza, shock e delirio. Da qui tutta una serie di successivi disturbi come l’anoressia, la debilitazione etc. L’acido borico, per farla breve, non deve essere usato su aree di cute particolarmente estese e mai in dosi elevate. Il rischio, infatti, è l’insorgere di tossicità da accumulo, che andrebbe a complicare la situazione.
Un’ultima raccomandazione riguarda i bambini perché questo acido non deve assolutamente essere somministrato fino ai tre anni. I più piccoli sono infatti maggiormente esposti al rischio di intossicazione che, in tenera età, può portare persino alla morte. Sì, dunque, all’acido borico ma in piccole quantità, per usi specifici, sotto controllo del medico e dopo i tre anni. Come per tutti gli altri farmaci, ad ogni modo, i bugiardini servono per essere informati su qualunque anche remota e piccolissima eventualità.
Prevenire, ad ogni modo, è meglio che curare. Si tratta in sostanza di informazioni da prendere con le pinze. Quanto al divieto di applicazione sulla cute lesa, si tratta invece di un consiglio di prendere sul serio perché le conseguenze possono essere immediate e particolarmente fastidiose in termini di dolore e prurito.