La storia e l’arte italiana tornano in patria: è stato infatti recentemente raggiunto un accordo tra il nostro Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e il Cleveland Museum of Art per la restituzione all’Italia di una statua in marmo del primo secolo a.C. raffigurante la testa di Druso Minore, politico e generale romano appartenente alla dinastia giulio-claudia.
“Questa restituzione”, ha dichiarato il Ministro Dario Franceschini, “è il frutto di un importante e proficuo accordo culturale e della piena collaborazione dei vertici del Museo con le autorità italiane.
Ora attendiamo il ritorno dell’opera, che una volta in Italia verrà restituita al più presto a Napoli e alla sua comunità, da dove fu sottratta”.
Parole di amicizia anche dal direttore del museo statunitense, William Griswold: “Abbiamo instaurato da molti anni un eccellente rapporto con il Ministero e non appena siamo venuti a conoscenza che le circostanze relative alla provenienza della scultura erano incoerenti con quanto ci risultava relativamente alla provenienza, la decisione di prendere contatto direttamente con il Ministero è stata facile”.
La decisione di contattare il Mibact è stata presa, ha continuato Griswold, “alla luce dell’esperienza di collaborazione con i colleghi italiani maturata in questi anni.Abbiamo collaborato proficuamente con il Ministero in primo luogo per chiarire le circostanze relative alla rimozione della statua e, in secondo luogo, per definire la decisione di restituire l’opera”.
Quella tra il museo di Cleveland e il nostro Ministero è del resto una collaborazione che va avanti già da alcuni anni, fin dal 2008, quando il Cleveland Museum of Art concluse un accordo di cooperazione culturale che in seguito ha fatto da base per nuovi rapporti tra le due istituzioni.
Lo stesso accordo è stato poi fondamentale per il ritorno del Druso Minore. La scultura venne acquisita dal Museo nel 2012 dopo una ampia ricerca per confermare la sua provenienza, ricerca che però collocava originariamente il Druso nel Nord Africa.
Quando però, in tempi più recenti, gli esperti di Cleveland sono venuti a conoscenza del fatto che la scultura poteva essere stata asportata illecitamente da un sito nei pressi di Napoli verso la fine della Seconda guerra mondiale, il Museo aveva subito contattato i collaboratori italiani.
Con il supporto quindi dei funzionari del Ministero e con l’assistenza del Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, alla luce delle informazioni ottenute e all’esito di approfondite ricerche, il Cleveland Museum ha ritenuto opportuno restituire la scultura all’Italia.